PENSIERI DELLA NOTTE


SE AVESSIMO UN CUORE SEMPRE APERTO AL GODIMENTO DELLE COSE BUONE CHE DIO CI OFFRE OGNI GIORNO, AVREMO ANCHE LA FORZA SUFFICIENTE PER SOPPORTARE IL MALE, QUANDO ARRIVA.

JOHANN WOLFGANG von GOETHE

BUONANOTTE

RISPOSTA ALL'AMICO PAOLO

RINGRAZIANDO ANCORA PUBBLICAMENTE L'AMICO PAOLO VOLEVO RIBADIRE IN UN CERTO SENSO UN MESSAGGIO CHE SI PUO' RICAVARE ALLA SUA LETTERA:LA POLEMICA, ANCHE ASPRA, CHE CI FU TRA D'ANNUNZIO E IL DUCE....
A TAL PROPOSITO VOLEVO CITARE ALCUNI MOTTI:

Immotus nec iners

frase oraziana scelta da D'Annunzio per il suo stemma nobiliare di "Principe di Monte Nevoso" disegnato dal pittore Guido Marussig, raffigurante la cima del monte coperta di neve e sovrasta dalle sette stelle dell'orsa. Tale titolo di Principe fu conferito da mussolini il 15 marzo del 1924 dopo che Fiume fu annessa all'Italia. Questo fu, diciamo così, un premio di consolazione per il "Comandante" D'Annunzio che dopo le imprese eroiche di Fiume si vide attaccato durante il "Natale di sangue" del 1920.La scelta di questo motto ha un chiaro significato polemico:D'Annunzio non tralasciò mai occasione di ricordare a Mussolini le sue passate "gesta" e di esprimere il suo desiderio di tornare all'azione, specie nei suoi primi anni di proprio "esilio" al Vittoriale...

Né più fermo né più fedele

D'Annunzio fece incidere il motto nello "Stemma del levriero" posto al centro della facciata della "Prioria" al Vittoriale.Il motto, diretto a Mussolini, ha una chiara intenzione polemica:il Vate si sente ormai un "sorvegliato di ferro", costretto all'inazione, "fermo e fedele" nella prigione dorata al Vittoriale...

Piegandomi lego

Motto impresso sulla carta da lettere e sugli ex libris con l'immagine di un salice piangente che si piega legendosi ad un'altro albero.E' un chiaro riferimento politico-polemico al Vate che si piega alla volontà di Mussolini che lo vuole lontano dalla politica della nazione.

INFINE VI LASCIO CON UNO DEI MOTTI A ME PIU' CARI....

Intra me maneo (Resto dentro di me)

Come la tartaruga che resta nel suo guscio e che in esso trova l'unica via di salvezza. Chiaro riferimento al suo "esilio" al Vittoriale. Questo motto fu inciso su una placchetta "talismano" inviata tra l'altro anche al Duce nel 1935.

ECCO...VOLEVO DARVI QUALCHE SPERO ULTERIORE DELUCIDAZIONE SUL PENSIERO DEL VATE,PER CERTI VERSI GRANDE ISPIRATORE DELL'IDEOLOGIA FASCISTA MA ALLO STESSO TEMPO GRANDE SUO OPPOSITORE.A PRESTO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

LETTERA DI UN CARO AMICO CHE VOGLIO CONDIVIDERE CON TUTTI VOI

CARISSIMI LETTORI E' CON IMMENSO PIACERE CHE VOLEVO PUBBLICARVI LA LETTERA DI COMMENTO SUL MIO POST D'ANNUNZIANO DI UN CARO AMICO OLTRE CHE DI UN STIMATO GIORNALISTA: PAOLO CECCO!!!GRAZIE DI CUORE!!!A VOI:

Caro Davide, plaudo la nascita del tuo nobile sito (abbracciando con il
mioentusiasmo anche l'ottimo sito del grande amico Fabio), esordio migliore
nonpotevi fare.. Il Vate, i motti D'Annunziani.Alla voce “motto”, nel
dizionario della lingua italiana si trova scritto:”parola e frase nella quale è
compendiato, con valore esemplare e imperativo,l'assunto di una persona o di una
comunità”.I motti dannunziani divennero espressione di un'intera comunità per il
primoventennio del novecento.Ben venga questa diffusione di pensieri, questo
dolce profumo di cultura epoesia, il più delle volte ammuffite, rinchiuse
con le catene nelle cantine diquesto balzano momento storico che nobilita
più macchiette sociali (i criminalida te citati, i tronisti, le veline, i bulli)
e sembra dimenticarsi dei poeti,degli artisti, dei Grandi Uomini d'intelletto e
di grande animo.Ebbene D'annunzio era uno del Grandi Uomini, che il secolo
appena morto ci halasciato.Purtroppo su D'annunzio e sui dannunziani, non mi è
noto per quale grottescoe stolto bignamino, aleggia da sempre un'ombra sbagliata
ed ingiusta per la Suamemoria e per la nostra cultura.Si è costantemente
affinato il pensiero del Vate con il fascismo, D'annunziocon il Duce. Una
porcata pazzesco! Una blasfemia culturale!Lo stile di vita ideale, concepito dal
duce, il Vate in realtà l'aveva sempredisprezzato con tutta l'anima.Egli aveva
sognato di rinnovare l'Italia, di combattere il parlamentarismocorrotto e la
democrazia rinunciataria. Aveva sognato (“l'immaginazione alpotere”) di fondere
una nuova Babilonia della cultura e delle arti:Fiume.Fiume, la città di Vità,
governata per 15 mitici mesi da un poeta (non unvampiro politicunzolo, un
burocrate, un mafioso, uno sciacallo), un poeta cheogni giorno proclamava gli
ideali di giustizia e libertà, che voleva creare unacittà sede e capitale di
tutte le arti, dotata di un immenso teatro aperto atutti, in cui la musica era
la protagonista, che sognava una crociata in favoredelle nazioni povere contro
quelle usurpatrici.“Ecco soli, soli contro tutti col nostro solitario
coraggio”commentòamaramente D'annunzio alla fine della sua avventura di
governatore-poeta.E fu proprio il Duce (e Giolitti a fare da burattinaio) a
lasciare solo edabbandonato il Poeta.Già con la marcia di Roma, parti
l'operazione d svalorizzare d'annunzio, “igiovani invecchiano presto cantando
Giovinezza”, disse ironicamente vedendomarciare Mussolini alla testa dei giovani
“di anni e di spirito”.Dunque nessuna vergona nell'urlare eja eja eja
alala (contro l'immobilismodelle idee, il mercificatismo odierno, il servilismo
da facchini ai due mostriche da due secoli opprimono l'uomo marxismo e
capitalismo), perchè in quelmotto, in quella provocazione, non c'è niente di
fascismo, nessuna logicadittatoriale ma solo (solo?) energia, spirito (come ne
abbiamo bisogno dispirito),un soffio di vita, eccitazione alla stato puro.“La
passione in tutto. Desidero le cose più lievi, come le più grandi. Non homai
tregua”.D'annunzio rappresenta l'umanesimo puro:l'uomo principale protagonista,
nonaltri (il denaro, la classe ecc), il Vate come formatore della dignità
dell'uomo(sai quanto tengo al tema...)dignità di avere ideali, di amare il
bello, dipensare, di amare, di soffrire, di combattere, di piangere, di
vivere!Questo era D'annuzio. Questo dovrebbe essere un Uomo, dominato
dalle sueazioni e passioni, non dagli oppiacei, dalle droghe che da quasi un
secolo civedono manichini sterili, burattini, pinocchi, pupazzi manovrati ma
ideologiemarxiste o capitaliste, dalla piazza rossa o dalla borsa di wall
strett. PRIMAL'UOMO poi il resto!QUESTA è LA DIGNITA' DELLA PERSONA CHE HO A
CUORE E INTESTA!Augurissimi per il blog,un abbraccio fraterno!Paolo “et ventis
adversis” anche con i venti contrari

SE VOLETE DIALOGARE CON PAOLO SCRIVETE NUMEROSI SULLA SUA RUBRICA "L'URLO DI MINSK" ALL'INDIRIZZO www.webislife.it .

SUPERULTRAMEGAIMPORTANTE!!!!

VOLEVO SEGNALARVI UN NUOVO SITO DOVE UN MIO CARO AMICO, PAOLO CECCO, SCRIVE SULLA SUA RUBRICA "L'URLO DI MINSK"!!IL SITO E' www.webislife.it !!!! MI RACCOMANDO!! VISITATE E SCRIVETE NUMEROSI!!!!!!! ALLA PROSSIMA!

PENSIERI DELLA NOTTE


La morale pubblica è il complemento naturale di tutte la leggi:vale da sola un codice.

NAPOLEONE BONAPARTE

Il cuore di un'uomo di Stato deve stare nella sua testa.

NAPOLEONE BONAPARTE

POI DITEMI COSA NE PENSATE....

PENSIERI DELLA NOTTE

VOLEVO SALUTARE QUESTO PRIMO GIORNO DEL MIO BLOG CON UNA POESIA DI PABLO NERUDA A ME TANTO CARA... PARLA DELLA SUA PATRIA...ECCOLA QUI...POI MI DIRETE SE VI E' PIACIUTA...A VOI...

Patria mia, a te volgo il mio sangue.
Ma t'invoco, come fa con la madre il bambino
pieno di pianto.
Accogli questa chitarra cieca
e questa fronte perduta.

Andai a cercarti figli per la terra,
andai a sollevare i caduti col tuo nome di neve,
andai a fare una casa col tuo legno puro,
andai a portare la tua stella a eroi feriti.

E ora voglio dormire nella tua sostanza.
Dammi la tua chiara notte di penetranti corde,
la tua notte di nave, la tua altezza di stella.

Patria mia: voglio mutare d'ombra.
Patria mia: voglio cambiare di rosa.
Voglio mettere il mio braccio sulla tua esile cintura
esedermi sulle pietre calcinate dal mare
per fermare il grano e guardarlo dentro.

Vado a scegliere la magra flora del nitrato,
vado a filare lo stame glaciale della campana,
e guardando la tua nobila e solitaria schiuma,
tesserò un ramo marino alla tua bellezza.

Patria, mia patria
tutta circondata d'acqua in lotta
e neve combattuta,
in te si unisce l'aquila allo zolfo,
e nella tua mano antartica d'ermellino e di zaffiro
una goccia di pura luce umana
brilla bruciando il cielo nemico.

Salva la tua luce, o patria, mantieni
la tua dura spiga di speranza
in mezzo alla cieca aria temibile.
Nella tua remota terra è caduta
tutta questa difficile luce,
quest destino degli uomini,
che ti fa difendere un fiore misterioso,
solo,nell'immensità dell'America addormentata.

PABLO NERUDA IN "INNO E RITORNO"

MOTTI DANNUNZIANI

Volevo in questo mio secondo intervento elencarvi una piccola parte dei motti del sommo vate Gabriele D'annunzio dandovi qualche spiegazione su come certi motti hanno subito modificazioni ed usi diversi:

  • PIU' ALTO E PIU' OLTRE:uno dei motti più cari al D'Annunzio e destinato al Primo Gruppo di squadriglia aerea. Era una sorta di esortazione agli aviatori che il Poeta scrisse il 24 maggio 1917 per incitarli a compiere sempre più vaste e più ardite imprese.
  • EJA,EJA,EJA,ALALA':grido di guerra coniato dal Poeta in luogo del più barbaro hip,hip, urrà il 7 agosto 1918.il giorno seguente ogni aviatore lo ebbe scritto su una propria bandierina. Divenne in quell'epoca molto comune, tanto che anche successivamente venne utilizzato come motto di guerra dal fascismo. Il grido eja è una parola greca usata da Eschilo e da Platone e poi utilizzata nel Medioevo dai Crociati. Alalà invece è invece un termine di guerra e di caccia usato da Euripide, con cenni anche nel Carducci e nel Pascoli.
  • NON V'E' SOSTA, NON V'E' TREGUA, NON V'E' SONNO: Esortazione cara al Vate anche scaramanticamente, infatti in quel periodo ricevette 5 medaglie d'argento e una d'oro per i meriti di guerra.
  • UNO CONTRO UNO, UNO CONTRO TUTTI: Motto coniato per le sue "Fiamme Nere" nel 1919.
  • NON NISI GRANDIA CANTO(NON CANTO SE NON COSE GRANDI): motto inciso sulla base del sedile di pietra posto al centro dell'arengo, nei giardini del Vittoriale.
  • FORSE CHE SI FORSE CHE NO:motto anche di un suo romanzo nel 1910 ripreso da un canto popolare diffuso nel Quattrocento nel ducato di Mantova.
  • VIVERE ARDENDO E NON BRUCIARSI MAI: Motto di guerra e sopratutto motto fiumano, basato su una parafrasi di un verso di Gaspara Stampa"vivere ardendo e non sentire il male".

ALLA PROX PER QUALCHE ALTRA (SPERO) INTERESSANTE NOTIZIA.

POSSIAMO ANCORA AVERE FIDUCIA NELLA GIUSTIZIA?

Cari lettori,è qui che mi accingo a scrivere il mio primo pezzo sul mio blog e vorrei iniziare con una domanda che ai più può sembrare populista ma che ora come mai è di deprimente attualità...possiamo ancora avere fiducia nella giustizia?vi consiglio di fare una cosa prima di darmi una risposta affrettata...pensate a questi ultimi giorni...
Pensate al caso di Pietro Maso,l'assassino (e non chiamiamolo peccatore che ha espiato le proprie colpe perchè solo il Giudizio Divino potrà consegnarlo a chi di dovere) di Montecchia di Crosara che 17 anni fa (sembra ieri) uccise per futili motivi i propri genitori e che proprio in questi giorni ha ricevuto "l'unzione redentiva" della semilibertà, che alla fine può dirsi fra qualche mese libertà a tutti gli effetti!!E per quale "futile motivo"(a sto punto lo posso chiamare anch'io così)?Perchè ha percorso pragmaticamente e spiritualmente un percorso di rinascita personale culminato con la semilibertà.
E il pentimento mai ammesso? E il motivo perchè li ha barbaramente uccisi? Forse il giudice o gli insigni avvocati si sono dimenticati che li ha trucidati per fare la bella vita!!!!Già per questo motivo 30 anni sarebbero pochi, e questo non per fare "cattivismo" ma "garantismo". Voglio o meglio in Italia "vorrei" garantire ai miei concittadini che chi ha ucciso senza motivo (e per piacere non troviamone fuori di plausibili come quelli passionali perchè non stanno nè in cielo nè in terra) resti al suo posto fino alla fine dei suoi giorni... ma l'ergastolo nel nostro paese lo danno fittiziamente solo a chi batte il record di omicidi...problema che il recordman non l'abbiamo ancora trovato...ergo...niente più ergastoli!!!! Maso divenne così il "barbaro mentore" di Erika e Omar, di Carretta ( che eredita la casa dei genitori e che poverino ha un certo "che" ad abitarci e vendendola ci farà pure i soldi!!!), della Franzoni, di tutta quella elite di assassini che per un motivo o per l'altro si inventano personaggi mediatici,cercano dall'opinione pubblica la convinzione di non essere stati loro, si spacciano per pazzi, negano l'evidenza e con l'aiuto di altrettanto mediatici "Perry Mason" cercano di farsi beffe dei pm e della scientifica...se leggete i giornali sembra che quelli del RIS non facciano bene il loro mestiere,sembra che stiano lì a tirare a sorte sul colpevole o che giochino al piccolo chimico...menzogne!!!!sanno fare benissimo il loro mestiere, solo che non glielo lasciano fare perchè le nostre leggi glielo permettono!! ECCO QUA!L'ABBIAMO DETTO!Certo, possiamo cadere nel luogo comune ma è così, e lo abbiamo davanti ai nostri occhi tutti i giorni. Proprio in queste ore il Gup di Perugia ha dato 30 anni a Rudy Guede (che mentre erano in corso le indagini pensò bene, da innocente com'è, di farsi una capatina in germania per poi tornare e urlare la sua innocenza) e ha rinviato a giudizio Amanda Knox( la bella) e Raffaele Sollecito ( l'intellettuale). Questo è quello che si legge dai giornali...sembra ogni volta che c'è un processo di rivivere un'impresentabile Thriller noir...ma questo Triangolo ha tolto la vita ad una povera ragazza! ce lo siamo dimenticati???E questi sono i nuovi VIP da Billionaire:Maso il corteggiato, Erika e Omar i Fidanzatini,Amanda la Bella, Raffaele l'intellettuale, AnnaMaria la Mamma(?????).... Questi sono gli "idoli epistolari" dei ragazzi e delle ragazze di oggi... e pensare che ai miei tempi (non molto lontani) c'erano il Papa, Falcone, Borsellino,Libero Grassi o più profanamente i veri attori o personaggi dello spettacolo...non questi pseudo-macabri attori di un teatrino chiamato "opinione pubblica"!Detto questo, e spero di non avervi annoiato, possiamo ancora avere fiducia sulla giustizia?Io dico di sì se la lasciassero lavorare!Voi??IL GIORNALAIO ( E NON GIORNALISTA) ATTENDE RISPOSTE!!! UN SALUTO A TUTTI VOI.

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Informazioni personali

La mia foto
sono un tipo socievole e grande appassionato di politica ed in genere di tutto quello che può far accrescere il proprio bagaglio culturale, sempre pronto a imparare da tutti e sempre pronto a confrontarsi con tutti, mi ritengo un'idealista,forse troppo a volte ma in questo periodo di poco idealismo mi tengo stretto questo lato del mio carattere. da poco sono entrato a far parte del partito "La Destra" e vado orgoglioso di questa mia scelta..anzi..se volete condividere con me questo impegno,anche per il nostro territorio contattatemi all'indirizzo mail ladestralegnago@virgilio.it