"Thank you and Goodbye" In memoria di News of The World (1843 - 2011)

VI LASCIO L'INTERESSANTE ARTICOLO DELL'AMICO PAOLO...A VOI I COMMENTI!!!




Uno spettro si aggira sull'isola di Albione: quello della censura del pensiero e della libertà di stampa.
Il News of World, tabloid britannico nato nel 1843, Domenica 10 Luglio 2011 ha cessato di pubblicare le sue celebri inchieste e campagne di gossip. “Tank you and Goodbye” è stato l'ultimo editoriale partorito in Via Thomas More poi il chiassoso, gelido, irriguardoso silenzio. Il motivo della siffatta decisione è conosciuto ai più: lo scandalo è quello delle intercettazioni telefoniche abusive e della corruzione degli agenti di polizia per avere informazioni riservate sull'èlite britannica (politici, personaggi dello spettacolo e dello sport) oltre che sulle vittime degli attentati del 2005. Certamente una condotta irriguardosa, irrispettosa, vomitevole ma mai così disumana da richiedere un Piazzale Loreto per il giornale e per il suo editore: il magnate autraliano Rupert Murdoch. Per la prima volta dalla Seicentesca Gloriosa Rivoluzione, anche l'Inghilterra ha conosciuto la censura e la gretta chiusura dei giornali: la quinta colonna della libertà individuale e sociale. Rattrista ammetterlo, specie perchè è quasi passato inosservato il gesto, ma Domenica 10 Luglio, il mondo “occidentale” ha vissuto una Pearl Harbor dei diritti, voltando di netto le spalle alla sua nobile eredità culturale, morale, intellettuale. In piena tirannia tecnocratica-finanziaria, è stato stroncato uno dei secolari baluardi su cui i nostri antenati hanno fuso ed originato l'occidente e la mentalità occidentalista: la libertà di espressione e di pensiero. “Se tutti gli uomini, meno uno, avessero la stessa opinione, non avrebbero diritto di far tacere quell'unico individuo più di quanto ne avrebbe lui di far tacere, avendone il potere, l'intera umanità”. Così scriveva due secoli fa John Stuart Mill, padre del Liberalismo e della Modernità. Gli inglesi hanno riposto i John Stuart Mill e i Montesquieu “Le lettere Persiane” a marcire nella polvere e nella soffitta del dimenticatoio; forse è più utile seguire quel grigiore relativista o quei dicktat da Banca Centrale Europea, che ci fanno scordare di chi ha gettato le norme basilari del quieto vivere in società ritenute“civili e liberali”. “Impedire l'espressione di un'opinione”- riprendendo ancora il saggista anglosassone-”significa derubare la razza umana”. Domenica i pronipoti di Mill hanno derubato l'umanità di un brandello di concetti, sensazioni, riflessioni: magari inconciliabili, violenti, schizofrenici ma si trattava pur sempre della dignità di espressione e di pensiero di una buona fetta (l'ultima copia ha venduto più di cinque milioni di copie) di lettori europei. Murdoch è una figura scomoda, invidiata, quasi indigeribile nell'epopea dove tutto brucia e consuma. Murdoch può rassomigliare a quel capitano (di origine ebrea) dell'esercito francese, Alfred Dreyfus, indigesto in una nazione a quel tempo fortemente antisemita e razzista. Dunque, anche per il potente australiano, dopo questo oltraggio ad un diritto della nostra civiltà, occorre gridare a pieni polmoni il nostro sacro “J'Accuse”. Abbiamo il dovere di denunziare la nostra ferma accusa nei confronti di un evidente sopruso intellettuale: il porre un bavaglio ad un organo di stampa. Quando chiude un giornale si getta un'ombra sull'intera umanità. “La libertà di espressione” viene definita da Mark Twain come “un privilegio dei morti”, una prerogativa di cui da vivo nessuno realmente gode. Tantomeno i giornalisti. Per Twain, la libertà di parola è peggio dell'omicidio:” questo a volte è punito, la libertà di parola lo è sempre quando viene esercitata”. Dobbiamo dare ragione a Twain, ancora oggi? Ha davvero un prezzo la libertà di poter dire e pensare quello che si vuole? Anche questo principio è stato svenduto al gran bazar della finanza e del conformismo? Urge riscoprire l'indignazione ed erigere inespugnabili muraglie per fare ricordare ai distratti contemporanei il valore e tutta la preziosità dei diritti inalienabili che hanno gettato le basi per il mondo moderno. Domenica non è stato sconfitto Murdoch, abbiamo perso tutti noi, e di brutto!

Paolo Cecco

Lettori fissi

Informazioni personali

La mia foto
sono un tipo socievole e grande appassionato di politica ed in genere di tutto quello che può far accrescere il proprio bagaglio culturale, sempre pronto a imparare da tutti e sempre pronto a confrontarsi con tutti, mi ritengo un'idealista,forse troppo a volte ma in questo periodo di poco idealismo mi tengo stretto questo lato del mio carattere. da poco sono entrato a far parte del partito "La Destra" e vado orgoglioso di questa mia scelta..anzi..se volete condividere con me questo impegno,anche per il nostro territorio contattatemi all'indirizzo mail ladestralegnago@virgilio.it