….ABBIAMO TROVATO IL MALE DELL’ITALIA… LA LEGGE ELETTORALE!!!!!!!!



Legge elettorale, Fli: pronti a nuove maggioranze Il Pd raccoglie la proposta: "Accordi trasversali"





Roma - "Esiste già una maggioranza alternativa, tanto alla Camera quanto al Senato, in grado di ritrovarsi sulla modifica della legge elettorale. Se qualcuno cerca un pretesto per andare a votare, lo sappia. Solo dopo si potrà tornare al voto". A un giorno dalla riunione dei parlamentari di Fli, convocata da Fini per porre le basi del nuovo partito, il capogruppo alla Camera Fli Italo Bocchino lancia un avvertimento a Pdl e Lega: "E' l’ora di passare dalla sovranità padronale a quella popolare. Si può pensare, in caso di dimissioni del premier, a un governo con l’obiettivo della cancellazione del porcellum". Un'apertura subito raccolta dal segretario del Pd, Pierluigi Bersani, che avverte: "Le leggi elettorali non le fanno le maggioranze di governo ma le fa il parlamento con chi è disposto a convergere".
Bersani raccoglie la proposta "Sulla legge elettorale non si stabilisce una maggioranza di governo - commenta Bersani - ma una maggioranza parlamentare che si esprime sulle regole". "Da sempre diciamo che abbiamo una legge elettorale vergognosa, che consente la nomina dei parlamentari, la subordinazione della maggioranza al governo, e che ha portato e può portare ancora un sacco di guai al Paese", aggiunge il segretario del Pd a margine di un incontro organizzato questo pomeriggio a Palermo con i vertici regionali del partito. "Non da oggi siamo disponibili a concordare una nuova legge elettorale - continua Bersani - perché la legge la si fa in Parlamento, non con le maggioranze e le minoranze ma con chi è disposto a convergere".
Bondi: "Ipotesi trasformista" "E' una plastica esemplificazione del trasformismo parlamentare e punta ad affossare il bipolarismo per ritornare agli amati riti della partitocrazia". Secondo Sandro Bondi, coordinatore del Pdl, l’auspicio di Bocchino "fa chiarezza sulle intenzioni" dei finiani: "Se Fini dovesse condividere e seguire la proposta di Bocchino si formerebbe un fronte trasversale costituito anche dalla sinistra e dall’Udc, plastica esemplificazione del trasformismo parlamentare, della manipolazione più sfrontata della volontà popolare, della volontà di affossare il bipolarismo per ritornare agli amati riti della partitocrazia".
Cicchitto: "Teoria sorprendente" "Siamo sorpresi di fronte alla riproposizione della teoria della intercambiabilità delle alleanze - replica immediatamente Fabrizio Cicchitto, capogruppo del Pdl alla Camera - per noi la strada maestra rimane quella della governabilità. Evidentemente reale, e non logorata da mille trabocchetti e distingui". "Su questo terreno la verifica è solo affidata ai fatti. Quanto alle polemiche sulla legge elettorale, esse sono per larghi aspetti pretestuose. In primo luogo, volendo togliere il premio di maggioranza, in effetti si toglie al popolo la facoltà di scegliere il Presidente del Consiglio e anche la maggioranza parlamentare - continua Cicchitto - per quello che riguarda altri sistemi elettorali, quello fondato sull’uninominale comporta che le scelte decisive sono fatte dalle segreterie dei partiti nell’attribuzione dei collegi. Quello fondato sulle preferenze vedrà al Sud sovrapporsi due opposte tendenze capaci di inficiare la regolarità e la tranquillità delle elezioni:da un lato un possibile condizionamento della criminalità organizzata sulle preferenze, dall’altro - conclude Cicchitto - l’uso politico della giustizia per cui alcune procure possono eliminare candidati e partiti".


Buongiorno a tutti carissimi lettori!!!ho postato questo articolo apparso su “Il Giornale” riguardo agli accordi trasversali per un nuova legge elettorale e volevo porvi alcuni riflessioni che sarò pronto a discutere con voi come sempre!!!

In questa fase politica scialacquata e dir poco farsesca abbiamo capito che il male assoluto del nostro bel paese non è l’uscita dalla crisi, la salvaguardia del proprio posto di lavoro, la diminuzione della disoccupazione, una sanità ed una scuola più efficiente, una giustizia più equa e veritiera…il ricredersi da parte della classe politica dalla vergognosa figura a cui ogni giorno siamo abituati…abbiamo capito che IL MALE ASSOLUTO per taluni politicanti è LA LEGGE ELETTORALE!!!!!

Una riflessione mi viene spontanea…con tutti i problemi che un grande paese come il nostro ha dobbiamo proprio impuntarci su quello che ai nostri (e solo ai nostri occhi sembra il male minore???)Cari lettori purtroppo lo abbiamo capito solo noi e poi altri con sale in zucca in parlamento…

Questa riflessione che ai più può sembrare populista e retorica nasconde altresì una più profonda riflessione che va a sviscerare la triste essenza della nostra classe politica…ormai siamo abituati a spot e a propagande continue a destra e a manca…e la nostra classe politica priva di argomenti vive di espedienti polemici per “tirare a campà”…
In questi mesi siamo stati obbligati forzatamente ad assistere a campagne medianiche del niente…a “baruffe chiozzotte”(non me ne voglia il goldoni) del nulla…all’imperversare inesorabile del gossip politico…al darsi colpe reciproche…ad indagare morbosamente sugli affari degli avversari…ricordate???siamo partiti dalla liason Berlusconi – Noemi…siamo passati a Scajola reo di aver commesso il reato di “furbizia”(e chi non l’avrebbe fatto al suo posto!!) a Fini e all’inciucio Tulliani – casa a Montecarlo(se devo pesare le due vicende Fini c’è dentro molto di più di Scajola!!)…prima ancora la decennale questione sul conflitto di interessi(cari “compagni”…2 volte avete potuto fare una legge ma alla fine siete stati, con le vostre contraddizioni, i veri alleati del vostro peggior nemico!!)o la ventennale questione del “federalismo fiscale”( ormai di ampolle, dita medie alzate, ombrelli e quant’altro siamo ahimè abituati)…tutti creati ad hoc per celare una sola realtà..la più dura da ammettere…LA MANCANZA DI IDEE, VALORI E PROGRAMMI tali da essere appetibili a noi cittadini elettori e spettatori di questo scempio politico-social-economico!!!

Questa è la verità signori miei!!!!IO SONO UNO DEI PIU’ FERMI SOSTENITORI DI QUESTA LEGGE ELETTORALE …a mio parere non peggiore di quella che l’ha preceduta(ricordate quando ci chiedevamo se nonostante le preferenze ci fossero comunque decisioni dall’alto dei partiti???) e se andate a ben guardare come è strutturata consente a chi vince di avere un premio di maggioranza e quindi la grande chance di avere la GOVERNABILITA’(parola dal sapore agrodolce con retrogusto acre,ormai scomparsa dal vocabolario politico)….cero non il pluralismo politico che tanto vorrei e che consentirebbe più sfumature al vivere politico nel nostro paese…la legge è perfetta e ne abbiamo avuto la riprova con questo governo, il quale gode di una delle maggioranze più ampie della storia repubblicana…a differenza di quello che l’ha preceduto… e questo non perché è giusta una volta sì e una no la legge elettorale, altresì per la VALIDITA’ del programma proposto!!!Solo così si p






Solo così si può essere veramente appetibili all'elettorato e dimostare la validità della politica, ormai fatta anche di questioni etiche...e non solo prettamente tecniche...
Questa legge sarebbe perfetta non per l'idea di bipartitismo morta in pochi mesi ma per la possibilità, ripeto, di dare STABILITA' al Paese!!!invece siamo qui spettatori di questo scempio political-mediatico guidato dalla banda dei "voltagabbana" capeggiati dall'INNOMINATO (non posso dirvi però chi è perchè se è innominato lo deve essere pienamente!!!!sennò che innominato è Fini...oops!!!l'ho detto!!!)che si accordano come ai tempi del CAF(adesso DBC...Di Pietro,Bersani e Casini...sembra una malattia grave il DBC vero??) solo per avere un posto al sole visto che temono di vagare nell'ombra...
QUINDI UN CONSIGLIO A TUTTI VOI...NON FATEVI TENTARE DA QUESTI ABBAGLI CHE CELANO UNA POCHEZZA MORALE, POLITICA,SOCIALE,ECONOMICA E SOPRATUTTO VALORIALE DELLA NOSTRA CLASSE DIRIGENTE, IMPEGNAMOCI NOI NELLA NOSTRA OPINIONE PUBBLICA A FAR CAPIRE CHE DELLE CHIACCHERE E DELLE "BARUFFE" SIAMO ARCISTUFI E CHE FACCIANO FINALMENTE QUELLO PER CUI SONO STATI PAGATI...ALTRO CHE DITO MEDIO!!!
ALLA PROXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX!!!SEMPRE SULLE ALI DELLA LIBERTA'!!!!

DAVIDE ROSSIGNOLI.VICEPRESIDENTE DELL'ASSOCIAZIONE "DESTRA IN MOVIMENTO - CULTURA E POLITICA"

GRAZIE RAGAZZI.







QUESTO NON E' IL MOMENTO DELLE POLEMICHE E DEGLI SLOGAN...UN ABBRACCIO CARI RAGAZZI... E UN ABBRACCIO SOPRATUTTO A CHI ADESSO E' DISTRUTTO DAL DOLORE...TUTTO IL RESTO SONO CHIACCHERE...TUTTO IL RESTO E' NOIA.

SERVI!!!!!!



BUONASERA GENTILI LETTORI!!!RISCRIVO DOPO MOLTO TEMPO LASCIANDOVI UN'ARTICOLO INTERESSANTE DELL'IRRIVERENTE VENEZIANI CHE MOLTO FA CAPIRE IN QUESTI TEMPI DI "SERVILISMO" QUELLO CHE STA SUCCEDENDO NEL CAMPO DELL'INFORMAZIONE!!!A VOI IL COMMENTO!!!



Servi di Berlusconi. Eccola lì, la definizione all inclusive per indicare chi scrive sul Giornale, su Libero o per chi lavora in Mediaset o in Rai in area Pdl. La sento ogni giorno in tv, la leggo tra le righe di molti giornali, la ritrovo nei blog, a volte perfino in piazza e per strada e la sento risuonare nel miserabile teatrino della politica. Ah, con quale disprezzo appellano Il Giornale dei Berlusconi. Non vi dico poi di Belpietro e Sallusti per via della loro visibilità quotidiana in video. Ci sarà magari un legame tra questo disprezzo e l’attentato fallito a Belpietro, ma non voglio qui stabilire il nesso tra infamia e terrore, disprezzo e violenza. Vorrei affrontare il tormentone della servitù, che continua imperterrito anche quando Berlusconi critica i giornali amici e Feltri risponde in modo assai poco servile che quella è la porta e appena l’editore lo chiede, è pronto a infilarla. Per quel che mi riguarda, benché il più lontano possibile dal video o da incarichi redazionali, trovo traccia ogni giorno, a partire dai blog, di insulti del genere. Potrei dire che la cosa non mi tocca, che parlano gli scritti, la biografia, le scelte, ma direi una bugia: invece mi dà fastidio, anzi doppio fastidio, perché mi offende sul piano personale e perché offende la verità.
Ci sono servi di Berlusconi in giro? Ma certamente, figuriamoci. Un potente in un Paese come il nostro, abituato da secoli alla servitù e alla piaggeria, pensate che non abbia servitori? Se ci sono servi di piccoli satrapi e leaderini di latta, figuriamoci se non ci sono servi o adulatori di Re Silvio. Ho imparato a distinguere i servi attraverso tre test psicoattitudinali. Il primo è la sequenza causa-effetto. Se un giornalista ha modificato le sue convinzioni seguendo Berlusconi, ha molte probabilità di essere un servo. Se invece aveva quelle convinzioni prima che ci fosse Berlusconi, assai meno. Esempio: Feltri, e con lui Belpietro e altri, assumono posizioni di centro-destra già con l'Indipendente, prima che Berlusconi scendesse in politica (potrei dire anche di me, che fondai nel ’92 l’Italia settimanale e che sono di destra da quando sono mancino, cioè da sempre). I servi seguono il padrone, mica lo precedono nelle scelte. Dunque, non hanno quelle opinioni perché scrivono sul Giornale, ma il contrario: scrivono sul Giornale perché hanno quelle opinioni. La controprova è che con opinioni così non ti prendono mica negli altri grandi giornali italiani, tantomeno ti offrono direzioni o ruoli di punta; non puoi mica esprimere altrove, nella stampa «libera», quel che pensi, se pensi che Berlusconi sia preferibile a Fini, Casini o alla sinistra.
Il secondo test è vedere se mutano opinione col mutare degli interessi del presunto padrone. Valutate voi se e chi lo ha fatto. Prescindo da me, mi sarebbe troppo facile dimostrare le tante volte che esco dai cori, incluso quello minore, berlusconiano. Mi limito a fare un paio di esempi. Tutto potete pensare, cari lettori, del caso Boffo meno una cosa: che sia stato utile al Capo e voluto da lui. Non mi pare affatto che abbia tratto giovamento politico. E le inchieste su Fini hanno giovato al premier in misura almeno pari alle volte in cui gli hanno nuociuto o creato problemi. Se ho ben capito Feltri, il suo interesse primario, non negoziabile, come si dice oggi, è avere successo con i giornali, vendere di più, accrescere i lettori, sanando i bilanci. D’altra parte uno come noi che fa la professione vanitosa di firmare, tiene prima di tutto al suo buon nome, e trattandosi di gente ormai avanti negli anni e benestante, non ha certo bisogno di qualcuno che gli dia la paghetta e il mangime. Se sentite i politici parlare in privato di costoro dicono: «è incontrollabile», o come disse di me un comiziante subacqueo ponendo un veto, «è ingestibile». Giusto, ingestibile; si gestiscono le rivendite di sali e tabacchi, mica le idee delle persone libere e pensanti.Ma il terzo e più efficace test per misurare la servitù è il seguente: provate a immaginare cosa resta di quel vero o presunto servitore senza il suo padrone o senza l’incarico che ricopre. Se resta poco o niente, vale poco o niente. Se restano i suoi scritti, le sue idee, la sua credibilità, i suoi lettori, allora è difficile che sia un servo. In questo periodo vedo tante arroganti nullità che troneggiano in video e sui giornali solo a titolo di concessionari del loro capo. Se gli togli quella qualifica sono zero. Beh, mi pare che la definizione di servo si addica a loro. Non sono invece dell’idea di ricambiare la rozzezza e chiamare servi quelli che non la pensano come me. Potete avere il peggior giudizio di Santoro o Travaglio, di Scalfari o Eco, ma non chiamateli servi perché non lo sono. Immaginate se un giornalista di destra diventasse come accadde a Gad Lerner direttore del Tg1 con il governo di centrosinistra e pure portavoce del premier: sarebbe subito bollato come servo. Lerner ha le sue convinzioni che non condivido per niente, ma non era certo un servo.
Insomma occorre ripristinare un galateo della stampa e la civiltà del rispetto reciproco. Durante il primo conflitto nelle pause della guerra, i soldati in trincea si scambiavano perfino le sigarette e si parlavano tra loro, salvo poi riprendere a spararsi. Accadde per esempio a Junger e a Drieu La Rochelle che militavano su opposte trincee. Se accadeva in guerra, a maggior ragione dovrebbe accadere in tempo di pace e democrazia (anche se mi riferiscono che un leader avrebbe detto: «Io sarò politicamente morto ma mi porterò nella tomba Berlusconi»).
Nella nostra stampa, più che il servilismo o il presunto bavaglio, il vero male è il conformismo del politicamente corretto, l’allinearsi alla casta, alla cosca, alla setta. E lì, vi assicuro, i berlusconiani non sono coro ma minoranza ed esprimono, pensate, una cultura di opposizione anche se hanno dalla loro parte il premier e forse la maggioranza degli italiani.

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sono un tipo socievole e grande appassionato di politica ed in genere di tutto quello che può far accrescere il proprio bagaglio culturale, sempre pronto a imparare da tutti e sempre pronto a confrontarsi con tutti, mi ritengo un'idealista,forse troppo a volte ma in questo periodo di poco idealismo mi tengo stretto questo lato del mio carattere. da poco sono entrato a far parte del partito "La Destra" e vado orgoglioso di questa mia scelta..anzi..se volete condividere con me questo impegno,anche per il nostro territorio contattatemi all'indirizzo mail ladestralegnago@virgilio.it