COMUNICATO STAMPA
In un giorno di grave lutto per la nazione, contemporaneamente al rientro dei feretri dei nostri sei paracadutisti della folgore da Kabul, si perpetrava l'ennesimo atto di assurda e cieca violenza a carico della nostra sempre meritevole On. Daniela Santanchè.
Di fatto, mentre manifestava assieme alla popolazione di Milano, contro l'uso del Burka da parte delle donne islamiche, veniva avvicinata e colpita più volte da un uomo di fede islamica, il quale nel mentre, anche se pur con un braccio ingessato, oltre a farla stramazzare al suolo colto da un'ira funesta, le urlava contro frasi ingiuriose ed umilianti, arrivando anche a definirLa una "puttana".
Accorreva un secondo islamico, armato di un cartello stradale divelto, e solo la presenza delle forze di pubblica sicurezza e della Digos scongiurava danni fisici di certo più gravi di quelli accusati dalla stessa.
Successivamente ricoverata presso il pronto soccorso, i medici accertavano sul suo corpo, gravi e diffuse contusioni toraciche, le quali comporteranno a seguire una prognosi di venti giorni .
Area Destra, CONDANNA unanimemente questo vile e grave attacco personale alla On. Santanchè, richiamando l'attenzione della pubblica opinione, sul grave stato di intolleranza che si sta generando a discapito di cittadini italiani, che nei modi e nelle forme previste dalla costituzione, manifestano per il rispetto delle leggi e della nostra costituzione e trovano come oppositori i seguaci proprio dei quella religione islamica, che quotidianamente ci vede impegnati a difesa di stati come il Libano e l'Afghanistan per la difesa di una incerta democrazia.
RICONOSCE e GARANTISCE all'On. Daniela Santanchè ogni possibile atto solidale con il proprio personale impegno, RICHIAMA le istituzioni e le forze dell'ordine affinché vengano presi tutti gli opportuni provvedimenti contro esecutori e mandanti di questi fatti .
SAPETE CHE L'ON. SANTANCHE' NON E' CERTAMENTE LA MIA MENTORE MA MERITA LA MIA SOLIDARIETA' E IL RISPETTO PER QUELLO CHE FA E PER QUELLO IN CUI CREDE...NON MI DILUNGO OLTRE PER NON GENERARE ACCUSE DI RAZZISMO(ANCHE SE PER QUESTE VIGLIACCHI SONO FIERO DI ESSERE RAZZISTA)ANCHE PERCHE' POTREI TROVARE LA MIA CASA BRUCIATA DA QUALCHE MOLOTOV...SALUTI.
8 commenti:
Davide...come si può difendere l'assassino Bruto dopo che ti ha colpito alle spalle?
da Hollywood ho avuto una soffiata: la prossima candidata all'oscar come miglior attrice protagonista è proprio Daniela Santanchè. Ririta il premio Alessandra Mussolini (tanto sono uguali).
in ogni caso l'interpetazione è stata fantastica...di sicuro scatenerò le beghe degli urlatori sociali e mi daranno dell'arabo-islamista...io..se fossi al governo farei dell'Italia un Sacro Papato Cristiano Cattolico Romano altro che questa ebcera laicista,liberale democrazia
Paolo
ps: se proprio è vero che l'hanno menata (devo capire meglio il perchè)..hanno fatto BENISSIMO!!!
Pure io se trovassi un gruppo di atei od agnostici inferociti e mi venissero a rompere i coglioni offendendo il mio credo, la Mia Religione, il mio Dio ed i miei santi MENEREI DI BRUTTO!!!invece abbiamo person il senso del sacro, della religione non c'è ne frega più niente, così delle tradizioni, della cultura e di tutto il bello che la cultura italica ha prodotto nei millenni. si piange e si mena perchè non si va al g.f.,o all'isola dei famosi.si santifica un vecchio inventore della TV DEFICIENTE E DICIAMOLO CAVOLO CHE MIKE INVENTò(FASE MEDIASET) LA TV IDIOTA,si piange per mere stupidaggini,ci si ammazza,come i primitivi, per una caccia alla volpe, per i parcheggi, per urla del vicino ecc...ma ben venga l'eroismo e mostrare i coglioni difendere le cose eterne:reliogne,patria,cultura,arte,ecc
paolo
mi spiace caro paolo ma devo dissentire dal tuo commento...sai che non amo la Santanchè ma in fin dei conti siamo in un paese dove vige la legge 152 del 1975, che vieta di coprire il capo...è una sua battaglia e pur NON AMANDOLA la apprezzo per questa battaglia...se dici che hanno fatto benissimo a picchiarla allora ha fatto bene il padre di Sanaa a uccidere sua figlia e ad ammazzare quasi il fidanzato che difendeva il loro amore..hanno fatto bene in turchia ad ammazzare il nostro prete...fanno bene a perseguitare i nostri sacerdoti e missionari...tanto rompicoglioni per rompicoglioni...io credo (datemi pure del leghista) che dobbiamo essere "padroni a CASA NOSTRA"...così pensando aspettati che questi maledetti islamici non solo si limiteranno a pisciare impunemente davanti alle Chiese come già fanno(prova a pisciare davanti a una moschea e vedi che trattamento ti fanno)ma arriveranno ad attaccarci nei NOSTRI luoghi di culto.. o peggio ancora ad ammazzare il Papa..opps...l'hanno già fatto...il fatto è che abbiamo dato troppa libertà a questi infami...
il fatto l'ho seguito poco o quasi niente..se si tratta dekìlla ragazza uccisa barbaramente è un altro paio di maniche...pensavo fosse l'inutile pubblicita leghista della Santanchè contro una religione monoteistica..io da teocratico mi sarei offeso se avessero sputtanato le divinità della mia religione cristiana. altro discorso se si tratta di portare più democrazia e più eguaglainza nel rapporto tra i sessi in questo caso la sfida è giustissima!!!!bisogna soffocare gli assassini ed i biechi propugnatori di becera violenza!!!..il giudizio sulla velina santanchè comunque non cambia...SEMPRE CONTRO PORTA PIA!!!!
paolo
La manifestazione è nata all'indomani dell'omicidio di Sanaa e per denunciare i soprusi che ogni giorno le donne subiscono per l'integralismo dei mariti...da qui la provocazione pacifica contro il burqua facendo riferimento ad una precisa legge (n152 del 1975)che vieta di girare col viso coperto...insieme a lei anche esponenti di Telefono Rosa...ti lascio un'articolo sulle iniziative di telefono rosa per le donne musulmane...un'abbraccio!!!
**NASCE IL CENTRO PER ISLAMICHE, E' BOOM DI CHIAMATE** di Claudia Passa - La cornetta si alza, il grido soffocato si libera dalla paura che lo strozza in gola, trova voce per esprimersi, e soprattutto qualcuno che abbia voglia di ascoltare. È bastato che la notizia della sua esistenza passasse in tv per convincere oltre trenta donne in sole ventiquattr’ore a prendere il telefono e chiedere aiuto al neonato centro di ascolto per immigrate, aperto a Roma grazie all’impegno dell’Acmid (associazione delle donne marocchine in Italia), e all’interessamento istituzionale di Daniela Santanché, che dal governo Berlusconi ha ottenuto i finanziamenti necessari per l’iniziativa. Un appartamento nel centro della capitale, dotato di spazi accoglienti e di una piccola biblioteca, dove volontarie italiane e straniere, insegnanti e professionisti, sono a disposizione delle donne musulmane, vittime di drammi come la violenza e l’analfabetismo, o impotenti di fronte ai problemi della quotidiana sopravvivenza. Nessuna bacchetta magica, solo una grande capacità di ascolto, e la voglia di non veder vanificati gli sforzi compiuti dall’Acmid negli anni addietro «lavorando nelle nostre case, senza punti di riferimento – spiega la presidente Souad Sbai -, perché le nostre richieste di aiuto al Comune e alla Provincia erano rimaste senza risposta». Poi è arrivato l’incontro con la combattiva parlamentare di An durante la stesura del libro «La donna negata», la scoperta del sofferente e semi-sconosciuto mondo delle donne musulmane in Italia, la presa d’atto – spiega Daniela Santanché – «che una politica di immigrazione e integrazione che non ponga al centro l’universo femminile non va da nessuna parte». Da qui il convincimento che bisognava prendere un’iniziativa, e l’interessamento presso l’allora governo Berlusconi, che con un sostegno finanziario ha reso possibile la nascita del centro d’ascolto dell’Acmid che ha visto la luce in questi giorni. «Un passo concreto», rivendica la parlamentare di An. Una struttura che all’assistenza legale per le donne vittime di violenza (previa presentazione della relativa denuncia), alla consulenza di medici volontari, all’aiuto burocratico e al lavoro di persone di buona volontà in grado di prestare attenzione e «girare» i casi più gravi alle case d’accoglienza, affianca un’importante opera di alfabetizzazione, in arabo e in italiano. «Per far conoscere alle donne la cultura da cui provengono e quella in cui vivono – spiega Souad Sbai -, per far sapere loro che qui in Italia hanno dei diritti uguali a quelli degli uomini, e che rispettare le leggi del Paese in cui si vive, pur senza rinnegare le proprie tradizioni, è il primo passo verso l’integrazione». Un’integrazione declinata al femminile, quella auspicata da Daniela Santanché, che al governo in carica chiede nuovi fondi per aprire centri d’ascolto in altre città d’Italia a cominciare da Milano e Torino, l’istituzione di un registro degli imam e l’espulsione dell’Ucoii dalla consulta islamica, e al presidente Bertinotti l’insediamento di una Commissione che realizzi una mappatura delle immigrate musulmane in Italia. Perché si possa arrivare laddove di ascolto c’è più bisogno.
mi scuso con tutti i lettori del blog, avevo capito tutt'altro...non pensavo si rivolgesse all'episodio del barbaroomicidio...nessuna pietà contro questi beceri criminali assassini!!! per questa feccia bisognerebbe ripristianre il Sant'Uffizio!
Scusate ancora ma dalla fretta non avevo capito che la protesta fosse per questo fatto. ovviamente è una santa protesta e merita di sicuro tutto il mio plauso!!!paolo
Questa è un'iniziativa nata alla fine del 2007 e con un successo strepitoso...pensa che in questi due anni le denunce di donne islamiche alle forze dell'ordine sono aumentate del 26%...è ancora poco...c'è un muro di omertà da superare..come ti dico non amo la Santanchè ma amo le sue battaglie...se Marco Bruto avesse fatto qualcosa di buono oltre che ammazzare Giulio Cesare era giusto dargliene atto...che poi Marco Bruto Santanchè si sia fatto fregare da Caio CassioBerlusconi è un'altra cosa...hehe!!a presto!!!ciaooooooo!!!
Entro in punta di piedi nel dibattito. Anche a me non piace per niente la Santanchè ma in questa occasione la difendo vivamente!
Qui si tratta di rispettare le leggi del nostro Stato, piacciano o meno. Se non sono daccordo e non vogliono rispettarle se ne stiano a casa sua!
Quante leggi a noi dell'Italia non piacciono ma le rispettiamo comunque?
Come hai detto Davide c'è una legge che vieta di girare col burqa, mia mamma mi ha detto che anche a Terranegra c'è uno/a che di mattina porta i figli a scuola col burqa. Gia' ho scritto apposta uno/a perche' so io chi c'e' li sotto? Giuro che se la/o vedo io chiamo le forze dell'ordine e poi vediamo cosa fanno.
Se io trasgredisco le regole vengo punito (giustamente) e questo DEVE avvenire anche per loro.
Poi se la loro religione prevede certi stili di vita, ripeto sono liberissimi di starsene a casa, tanto nessuno gli ha detto di venire qua. E non sono e mai saro' leghista. W L'ITALIA!!
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