GRAZIE MASSIMO!!!!!



BUONASERA CARISSIMI LETTORI!!!VI LASCIO CON UN'ARTICOLO MOLTO INTERESSANTE DI MASSIMO FINI CHE DA MAN FORTE A CHI COME ME CREDE CHE I POLITICI DEVONO RISPETTARE LE LEGGI COME OGNUNO DI NOI FA!!!GRAZIE MASSIMO!!!A VOI I COMMENTI!!!!ALLA PROXXXXXXXXXXX!!!!!


I POLITICI FANNO LE LEGGI,LE DEVONO ANCHE RISPETTARE!


Uscito su "Il gazzettino" il 20/11/2009 20/11/2009 Massimo Fini


Ogni volta che un provvedimento giudiziario raggiunge il premier, un ministro, un sottosegretario, un parlamentare, un governatore, un assessore, un amministratore pubblico, un segretario di partito, si parla immancabilmente di «uso politico della giustizia». Ma anche chi non pensa che i magistrati siano autori di un «complotto» afferma che, in tal modo, essi fanno «oggettivamente» politica e ciò è inaccettabile perché la politica deve mantenere la più totale autonomia dal potere giudiziario. Se ogni volta che la Magistratura colpisce un politico si ingerisce arbitrariamente in un campo che non le compete o, come si esprime Vittorio Feltri su «Il Giornale», «usa mezzi impropri» a fini politici, l’unica conseguenza logica che se ne può trarre è: la classe politica deve essere esentata dal rispetto del Codice penale. Anche se non viene mai detto in modo esplicito, è questo l’obiettivo cui si vuole arrivare, di riffa o di raffa. E giusto? A me pare proprio di no. Non solo perché ciò lede il principio fondamentale di ogni liberaldemocrazia dell’eguaglianza di tutti i cittadini davanti alla legge, ma perché le classi dirigenti dovrebbero essere le prima a dare il buon esempio. Si pretende che abbia almeno i doveri di tutti gli altri cittadini, mi pare il minimo. Da noi invece i politici vogliono sottrarsi alle leggi che essi stessi fanno. Un privilegio di cui nemmeno il monarca costituzionale godeva. Tutto sarebbe più semplice se gli uomini politici non commettessero reati a valanga, se nel loro ambito il reato rimanesse un’eccezione. Ora è vero che le democrazie sono storicamente e statisticamente i regimi più corrotti - e già questo dovrebbe far riflettere - perché si basano sul consenso, e per avere consenso ci vuole il denaro e per avere l’uno e l’altro si è disposti ad ogni disinvoltura, ma in Italia la corruzione ha superato ogni limite fisiologico.
Sono almeno quarant’anni - da quando è via via scomparsa la classe dirigente selezionata dalla guerra - che assistiamo a una serie ininterrotta di scandali. Non è una «questione morale» come si dice, è una questione penale. Eppure la nostra popolazione sembra accettare questo stato di cose. Col robusto appoggio della maggioranza dei media ogni motivo è buono, ogni sofisma è valido, per assolvere i politici corrotti. Craxi, fuggito dal proprio Paese per non scontare una condanna a dieci anni di reclusione, non è un latitante, ma un «esule», come Gobetti, come Nenni, come Pertini durante il fascismo. Per Berlusconi si parla, come fatto assodato di «accanimento giudiziario» una categoria giuridica mai esistita di cui potrebbe valersi, chiedo scusa per il paragone, anche Totò Riina. Ho sentito il ministro La Russa affermare, come tanti altri, che questo «accanimento» è provato dal fatto che l’imprenditore Berlusconi è stato lasciato in pace per vent’anni e la Magistratura ha cominciato ad occuparsene solo quando è diventato un leader politico. La Russa dimentica che in mezzo c’è stata Mani Pulite che ha perseguito politici e imprenditori di prima grandezza, Fiat compresa, e che quindi non è poi così strano se a un certo punto è arrivata anche a Berlusconi. O costui è l’unico giglio immacolato in un cesto di fiori marciti? Se ha sbagliato paghi, come tutti gli altri. Il consenso, anche strameritato, non può diventare un’autorizzazione a delinquere.

6 commenti:

Andrea Borla martedì 24 novembre 2009 alle ore 14:55:00 GMT-6  

Non potrei essere più d'accordo! Non è questione di destra o sinistra, ma di onestà. Onestà nella vita e onestà di intenzione. Dopo si potrebbe tornare a discutere di politica vera.
Ciaoooo!!!!!

Maurizio Costantini mercoledì 25 novembre 2009 alle ore 02:03:00 GMT-6  

Per onestà va intesa anche l'onestà di certa magistratura comunque pronta a colpirti se scendi a manifestare con una croce celtica e abile ad assolvere chi con il passamontagna va a distruggere i quartieri qua e la in giro per l'Italia. Ecco io penso che i primi onesti dovrebbero essere coloro che le applicano le leggi.

Andrea Borla mercoledì 25 novembre 2009 alle ore 18:04:00 GMT-6  

Non so a cosa tu ti riferisca.... a me sembra che la magistratura di sinistra sia un'invenzione che cerca di inculcare Berlusconi nella testa della gente per distrarre le persone dai fatti.... dimostrazione è il fatto che, di fatto, è ancora impunito dopo svariati processi (e così, a naso, non penso sia proprio così immacolato).
Non credo che se uso una croce celtica vengo colpito.
La giustizia funzionerebbe,e bene anche, se il mafioso di arcore non facesse di tutto per distruggerla.
Leggiti l'articolo di oggi a questo proposito sul "fatto quotidiano", dove scrive Fini che citi tu e che è bravissimo. La nostra magistratuta è tra le migliori del mondo. Nonostante le immonde porcherie che Berlusconi fa puntualmente per salvarsi il culo.

Andrea Borla mercoledì 25 novembre 2009 alle ore 18:18:00 GMT-6  

Ah... scusa: credo che il primo ad essere onesto,ancor prima di chi le leggi le fa applicare, dovrebbe essere chi le leggi le fa.
E in Parlamento abbiamo un'accozzaglia di pregiudicati, condannati, indagati, prescritti... a destra e a sinistra.
(E chiaramente Berlusconi ne è di gran lunga il peggiore)
Il caso fresco fresco di Cosentino è allucinante.
Questo a parer mio è il problema.
Nessuno, negli ultimi 15 anni, a destra o a sinistra, ha fatto qualcosa per far funzionare la giustizia. Hanno tutti remato per ostacolarla.
(I tagli alle intercettazioni telefoniche con relativa balla colossale sulle spese troppo elevate, la depenalizzazione del falso in bilancio, fino a quest'ultima vergognosa proposta del processo breve sono solo le ultime )
Per forza.... i ladri che fanno le leggi devono rendere legale i furti per star fuori dalla galera.
Ciao e buona giornata.

Maurizio Costantini giovedì 26 novembre 2009 alle ore 02:55:00 GMT-6  

Punti di vista diversi.
Ti ricordi quando alcuni ragazzi di FN sono entrati negli studi di telenuovo per farsi sentire contro Adel Smith?
Alcuni sono stati condannati..
Parliamo di stadi e curve politicizzate? Verona, Lazio, Roma e altre di destra sono sempre sotto l'occhio dei magistrati e puntualmente arrivano le condanne.
Vogliamo andare a vedere quelli del Livorno quante condanne hanno?
E il sindaco di Verona condannato per avere raccolto firme contro un campo nomadi?
Ma si hai ragione anche i no global del g8 sono stati condannati, Caruso e Casarini in primis. Uno è stato condannato a diventare onorevole, l'altro a essere impunito e sempre libero cittadino che ogni tanto delira.
La riforma della giustizia non riguarda solo Berlusconi ma milioni di italiani che da anni aspettano sentenze.
Politici corrotti ce ne sono sia a destra che a sinistra come hai detto te, l'onestà è un valore che purtroppo troppo spesso da tutti viene preso poco in considerazione..
ciao!!

Anonimo sabato 28 novembre 2009 alle ore 09:46:00 GMT-6  

Caro Davide,
il giornalista,scrittore,drammaturgo e saggista Massimo Fini è una delle penne più colte ed affascinanti della nostra Patria. Autore di memorabili saggi (la ragione aveva torto, il denaro sterco del demonio, il dio toth, Sudditi ecc...)è una delle voci più anticonformiste italiane. Ed il suo anticonformismo, la sua vergine intelligenza (non al soldo del regime democratico e della lobby partitocratica)lo paga a carissimo prezzo: snobbato dall'intellighenzia nostrana (che vede i Fo i Scalfari i Bondi o le Parietti come paladini della nostra cultura)è costantemente censurato nei media (nel 2005 fu annullato in rai un suo spettacolo)e nelle maggiori agenzie mediatiche.
Un Bravo a te per aver proposto un autore che, seppur non condivida tutte le sue idee (a volte è troppo nichilista e la sua critica con la religione)di sicuro è un gran personaggione che parla alla materia grigia più che alle buele ad alle panze..ma si sa..questa è l'epoca di parlare alla panze ed alle buele.
Un saluto,

Paolo

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sono un tipo socievole e grande appassionato di politica ed in genere di tutto quello che può far accrescere il proprio bagaglio culturale, sempre pronto a imparare da tutti e sempre pronto a confrontarsi con tutti, mi ritengo un'idealista,forse troppo a volte ma in questo periodo di poco idealismo mi tengo stretto questo lato del mio carattere. da poco sono entrato a far parte del partito "La Destra" e vado orgoglioso di questa mia scelta..anzi..se volete condividere con me questo impegno,anche per il nostro territorio contattatemi all'indirizzo mail ladestralegnago@virgilio.it