FINALMENTE SONO TORNATO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!


CIAO A TUTTI CARI LETTORI CHE SPERO NON MI ABBIATE ABBANDONATO!!!!!!!!!!!!! (INTENDIAMOCI...LA FOTO PURTROPPO E' RISULTATA IMPAGINATA MALE ED E' RIFERITA ALL'ARTICOLO CHE SEGUIRA' NON A QUESTO MIO POST ...SCUSATE!!!!)
Sono tornato dopo un lungo silenzio e dopo quasi due mesi di astinenza dal "bloggare" per motivi tecnici in primis, e di lavoro in secondo luogo...e poi perchè ho lasciato la mia corrente politica in ambito locale che mi ha dato sicuramente la possibilità di mettermi in gioco per fare una scelta "di cuore" e non di interesse come qualcuno può insinuare o potrebbe anche pensare...il mio cuore batte a Destra...lo sanno tutti, ma chi mi conosce sa il mio moderatismo e la mia apertura senza pregiudizio alcuno a chi la pensa diversa e cerco sempre di parlare e di confrontarmi con chi la pensa in modo non analogo al mio...ed in quest'epoca in cui non c'è dialogo politico per noi giovani e possibilità per metterci la faccia è una bella cosa poter scrivere ed esprimere senza problemi quello che ci balena nella mente...ho lasciato quella corrente(dove al di là di tutto va il mio personale ringraziamento sincero) per fare una scelta di PARTE, ma sopratutto di CUORE...La Destra è quel partito che incarna quei valori di Destra che la logica partitica-relativistica odierna ha messo in secondo piano...dove chi era di Destra anche aspramente(ma non in modo violento come qualcuno ha fatto in modo meschino negli anni) si batteva per un'IDEALE, parola ormai scomparsa nel vocabolario antimoralistico e cretinistico odierno...non so a dove mi porterà questa scelta che non vuole nuocere a nessuno ma ch
e è fatta intendiamoci solo per il gusto di fare quello che uno ha piacere di fare e non per convenienza(anche perchè sarei potuto andare in ben più altri partiti)...ma sono così...ME NE FREGO (diceva D'Annunzio) perchè al cuor non si comanda...spero di non venire censurato...tornando a noi...volevo lasciarvi con un post interessante tratto da ITALIA SOCIALE di Antonio Del Prete dove analizza la crisi della Sinistra italiana con grande piglio...spero con questo di non violare alcun diritto di copyright sullo scritto e sull'immagine(in caso contrario rimuoverò tutto immediatamente) ma solo di condividere con voi un pensiero che anche qualche mio amico di sinistra avrà espresso nella sua mente...sulle ALI DELLA LIBERTA' che sempre mi contraddistingueranno vi porto i miei più sinceri saluti!!!!Alla proxxxxxxxx!!!!


Sinistra Italiana, anatomia di una crisi irreversibile


Tratto da ITALIA SOCIALE di Antonio Del Prete. La crisi della sinistra in Italia è un fatto ormai ineludibile. Passando in rassegna i vari schieramenti che compongono il variopinto panorama del lato mancino dell’arco costituzionale non si scorge il benché minimo segnale di risveglio. La cifra del “collasso” non è segnata soltanto dal dato elettorale, per quanto esiguo, ma è innegabile che esso costituisca il risultato palese di uno sfaldamento del legame tra il popolo ed i suoi presunti rappresentanti.
Ciò è sin troppo evidente per il PD, la cui eterogenesi dei fini è stata neutralizzata solo un poco dalla retorica del voto utile anti - berlusconiano. Veltroni continua a ripetere che nell’era post – ideologica il consenso debba confrontarsi con i programmi e le persone. Ebbene sia nell’uno sia nell’altro caso, mai ci fu situazione più ambigua. Il “ma – anchismo” veltroniano si riflette persino sulla composizione del gruppo parlamentare, che vede operai e “padroni” andare a braccetto. Buona intenzione, per carità, che tuttavia diviene irritante se manca un disegno politico di fondo, uno sfondo valoriale, se in definitiva l’unico perché inquadra la volontà di abbracciare confusamente il maggiore spazio elettorale possibile. Risulta inutile, in questo senso, anche l’appropriazione del cappello riformista, parola tanto di moda, quanto vuota di significati ed incomprensibile al Popolo. Cosa si vuole riformare e perché ? Qual è il fine ultimo dell’azione politica del PD ? Non è dato saperlo, salvo non ci si voglia malignamente riferire alla volontà di governare. Tuttavia, proprio la tanto sbandierata “vocazione maggioritaria” rischia di rimanere un mito incapacitante, capace invece di proiettare il Partito Democratico nella dimensione paradossale di una similitudine storico – politica con il vecchio Partito Comunista Italiano. Oggi come allora, infatti, i Democratici potrebbero rimanere inchiodati ad una percentuale intorno al 30 %, soli (l’IDV sembra veleggiare verso altre mete), dunque arenati sul bagnasciuga di una opposizione impossibile. Probabilmente ci penserà Berlusconi a fare il lavoro sporco, sfornando una legge
elettorale capace di far divenire l’acqua vino, le minoranze maggioranze. E chi s’è visto s’è visto. Cosa dire invece dei cespugli vetero – comunisti ? L’autunno sembra inesorabilmente giunto anche per loro. Rifondazione è un partito zoppo, che è sul punto di perdere la protesi vendoliana. Il segretario sembra voler riportare il carrozzone indietro nel tempo, alla ricerca del comunismo smarrito, ma la falce ed il martello brillano solo nelle foto anni ’70. Come se non bastasse, la mancanza di parlamentari ed il taglio dei finanziamenti pubblici ai giornali di partito hanno gettato il PRC in una crisi di bilancio che nasconde un gustoso retroscena. Ferrero è stato infatti costretto a parlare di ristrutturazione di “Liberazione”, promettendo tagli del personale, pena la chiusura di Rifondazione nel 2010. La situazione si è fatta grottesca quando i giornalisti si sono messi a scioperare e manifestare contro il partito d’appartenenza. Come dire, la regola del contrappasso.
Per il resto nulla degno di nota. I soliti convegni, qualche intervista sui giornali a blaterare di riformismo e corteggiare gli ex – compagni Brunetta, Sacconi e Tremonti; un generale appiattimento ad un sistema , che per definizione non prevede la parola sinistra. Il liberal – capitalismo ormai accettato dagli ex- anticapitalisti non può che fagocitare chi, non ponendosi più in alternativa ad esso, ha la sola ambizione di scalfirne la portata cinica. Come far comprendere alla gente i continui riferimenti veltroniani a Banca Intesa, agli USA ed al mondo dell’imprenditoria, quando il potere d’acquisto crolla, il precariato divampa, mentre salari e pensioni rischiano di diventare integrazioni reddituali al debito familiare ? La verità è che la sinistra, bruciata dalla caduta del comunismo sovietico e persa la sfida con la realtà, si è progressivamente rassegnata allo stato delle cose, perdendo il suo consenso di riferimento. Neppure gli anni di Governo hanno restituito senso al voto comunque intercettato. Rifondazione comunista, ultimo presidio pseudo – rivoluzionario non è riuscita minimamente a praticare il cambiamento. Da qui la crisi dei consenso ed il crescente astensionismo. Per gli altri il discorso è uguale e diverso. Passando il tempo ad inseguire e copiare i modelli stranieri, credendo per questo di essere al passo con i tempi, hanno completamente perso di vista la natura del Popolo Italiano; quello stesso popolo di cui per decenni si sono spacciati per rappresentanti. E via saltando, di riferimento in riferimento, tra il Partito Democratico americano ed il Partito Socialista europeo: cose che la gente mastica poco e male. Mentre la rivoluzione di “classe” è stata proiettata sui rapporti interpersonali, questa volta in senso individualista, è stata definitivamente sepolta qualsiasi proiezione sociale. Non sono certo i diritti civili ed il riformismo a scaldare i cuori di persone senza futuro, che fanno fatica a raggiungere la quarta settimana. Senza considerare la natura del tutto peculiare di un Popolo dall’essenza mediterranea, che da sempre ha concesso il suo consenso, non a fronte della persuasione, bensì di seguito alla seduzione. Berlusconi, che piaccia o meno, ha sedotto gli Italiani, li ha fatti sognare. La sinistra, complessata ed ansiosa, è divenuta più realista del re. Nonostante tutto il Popolo è inconsapevolmente scontento di questo sistema ingiusto e diseguale. Occorre risvegliarlo regalandogli il sogno di una rivoluzione possibile e realistica, che sublimi la sua essenza individuale e sociale. Bisogna partire dall’Uomo, ma la sinistra non lo conosce più. Probabilmente non lo ha mai conosciuto.
Antonio Del Prete
Responsabile provinciale Gioventù Italiana Bologna

10 commenti:

Anonimo giovedì 29 gennaio 2009 alle ore 10:55:00 GMT-6  

Ciao Fratello,
bellissimo il post e condivisibilissimo.
Bisogna sempre valorizzare questi bazar della cultura, questi mercati dello scambio di idee, di linguaggi, di pensieri (anche tra i più distanti).
Quando si tiene protagonista la Cultura, quando si parla di Cultura non si è mai in errore!
Complimenti quindi per il tuo rientro e per l'invito che hai rivolto a noi tutti:riprendere a confrontarci, pensare, forse anche scontrarci, meditare ragionare!
Che dirti ancora?
LIBERA CULTURA IN LIBERO STATO
LIBERO PENSIERO IN LIBERA ESPRESSIONE
LIBERA RIFLESSIONE TRA LIBERE PERSONE.....
Paolo

Raskolnikov venerdì 30 gennaio 2009 alle ore 03:52:00 GMT-6  

Bentornato! Complimenti per la scelta di restare fedele al tuo ideale, che ti fa onore.

L'articolo che hai postato è molto interessante. E va al cuore del problema. Questa frase: "Non sono certo i diritti civili ed il riformismo a scaldare i cuori di persone senza futuro, che fanno fatica a raggiungere la quarta settimana" è quello che molta gente di sinistra pensa da tempo. Evidentemente i dirigenti sinistrorsi pensano che questa sia una battaglia di retroguardia, quando invece l'economia coincide con la sopravvivenza delle persone. Altro che diritti civili...

signa venerdì 30 gennaio 2009 alle ore 08:09:00 GMT-6  

carissimi buongiorno!!!vi ringrazio infinitamente per i vostri commenti sempre preziosi...qui sicuramente troverete spazio per esprimere anche a volte in modo crudo il vostro pensiero...mi ha fatto piacere pubblicare qusto articolo per farvi capire la crisi che sta vivendo la sinistra italiana che OBAMIZZATA pensa più a strizzare l'occhio al buon Barack(e vedremo che farà...ve lo dice un repubblicano convinto..anche se non proprio concorde con Mc Cain e più dalla parte di Mike Huckabee)che a risolvere in chiave "riformista" come dice sempre l'ex trotskita i "veri" problemi della gente...purtroppo mi manca quella lotta di classe dal sapore gustoso e politicamente epico...dove mai arriveremo con una siffatta classe politica...dove andranno a parare i miei "compagni" comunisti di fronte allo sfaldamento non partitico intendiamoci, ma sopratutto ideologico...chiaramente anche a destra le difficoltà sono molte ma sicuramente siamo così fervidamente convinti del nostro essere di Destra che tutta questa anemia politica non ci toccherà...o almeno spero...he he he!!!grazie ancora a voi per questo contributo e ci sentiamo alla prox!!!!!!ciao ciao!!!!

BIO venerdì 30 gennaio 2009 alle ore 08:18:00 GMT-6  

Ciao, che la crisi della sinistra sia grave e profonda credo sia sotto gli occhi di tutti, è inutile sparare sulla croce rossa..Il Centrodestra vincerà ancora per 20 anni se si contiuna così. (specialmente se il leader continuerà ad essere Veltroni).
Che il partito La Destra sia composto nei vertici da persone integerrime e "vere" ho i miei dubbi visto ad esempio lo scandalo in cui è piombato Storace qualche tempo fa per la sanità laziale.
Per non parlare della dubbia moralità della Santanchè segretario del partito sino a poco tempo fa. Credo che in origine tale partito sia nato semplicemente per mettere in difficoltà Fini nel momento in cui vi era lo scontro tra Fini appunto e l'ala dura di An.(Tutto con la Benedizione di Berlusconi ovviamente)
Per Raskolnikov: credo che i diritti civili siano un baluardo essenziale comunque e sempre, casomai è la sinistra che non fa captare ai suoi elettori l'importanza di tali valori, diciamo che comunica male....

Anonimo venerdì 30 gennaio 2009 alle ore 09:12:00 GMT-6  

Parto da questa affermazione di Marinetti per una riflessione. La mia convinzione è che i partiti attuali siano dei cadaveri. Ogni partito nasce intorno ad un'idea condivisa, ad un pensiero, un sogno, un'ideologia. Il problema è che con il passare degli anni le situazioni mutano e si rende necessario mutare quel pensiero, quell'ideologia. E succede che il partito non riesce invece ad adattarsi ai tempi, non adatta quel pensiero iniziale alle mutate situazioni. E così facendo muore, diventa cadavere.
Ora noi non abbiamo solo i cadaveri dei partiti da togliere di mezzo.
Abbiamo anche due super-cadaveri, molto più ingombranti. Mi riferisco alle categorie destra/sinistra. Categorie non solo superate, ma inutili e dannose.
Riflettiamo un attimo. Non c'è un solo parametro che può servire a distinguere la destra dalla sinistra.
Prendiamo il caso della destra e della sinistra italiana.
Destra conservatrice e sinistra progressista? Assolutamente no. C'è un pensiero conservatore a destra così me ce n'è uno di sinistra. E ci sono progressisti ovunque.
Attenzione all'individuo a destra, attenzione al sociale e alla collettività a sinistra? Neppure per scherzo. C'è una tradizione di destra attenta al sociale quanto quella di sinistra.
Cattolici a destra e laici e atei a sinistra? Neppure questa è buona. A destra è pieno di laici, come a sinistra ci sono, accanto ai laici e agli atei, anche i cattolici.
Forse, direte voi, le differenze sono dal punto di vista economico. E invece anche qui c'è confusione. O meglio posizioni sfumate, non così differenti come si vuole far credere. Ormai tutti si dicono liberali, persino i comunisti riescono a votare provvedimenti liberali.
E allora? Mi spiegate cosa sono questa destra e questa sinistra?
Ve lo dico io cosa sono. Sono vecchie e consunte etichette che ormai non servono più a nulla. Anzi ad una cosa servono: a farci schierare in maniera apriorisitica e a farci dividere come degli imbecilli tra chi sta da una parte e chi sta dall'altra.
Destra e sinistra sono ormai come quelle scatole sulle quali c'è scritto qualcosa sopra, ma che non contengono nulla all'interno.
Nessuno fa caso ad una cosa. L'elettore è ormai nella posizione paradossale di votare quella che ritiene la destra o la sinistra e poi di chiedere dopo mesi "Fate qualcosa di destra!" o "Fate qualcosa di sinistra!". Insomma, non si sceglie più il contenitore per quello che c'è dentro, ma per quello che c'è scritto sopra. E poi dopo mesi si scopre che dentro non c'è nulla che corrisponde alle aspettative. E' chiaro - dico io - si è scelto qualcosa che non esiste più, qualcosa di vuoto.
Anche i politici sono ormai presi in questo vortice senza senso. Quelli di sinistra si affannano a rispolverare una ottocentesca lotta di classe (come se non ne avessimo già tanti di contrasti!), quelli di destra anacronistici elogi della patria (in un momento in cui la patria è a terra come mai è stata!). A volte mi immagino gli esponenti dell'attuale governo che di notte pensano invano "Cosa posso fare di sinistra?" "Che mi posso mai inventare?". E non trovano soluzione, perchè non sanno neppure loro cosa sia la sinistra.
La verità è che destra e sinistra sono morte, sono dei super-cadaveri di cui sbarazzarci al più presto.
Con la morte del pensiero, muore l'ideologia, i valori, le nobili battaglie politiche, la passione... si ragiona solo a spot, a motti nel vortice mediatico, di una società che assomiglia sempre più ad una vecchia smemorata vanitosa quanto rimbambita.
Paolo

Anonimo venerdì 30 gennaio 2009 alle ore 09:13:00 GMT-6  

ah..dimenticavo la citazione di Marinetti:"Ogni idea politica è un organismo vivo. I partiti sono quasi sempre destinati a diventare dei grandi cadaveri gloriosi."Paolo

Raskolnikov venerdì 30 gennaio 2009 alle ore 09:48:00 GMT-6  

@BIO

Non dubito che i diritti civili siano importanti. Però anche nei diritti ci sono delle gerarchie. I diritti sociali sono molto più importanti per un motivo fondamentale, che sono legati indissolubilmente alla sopravvivenza. Eliminare le disparità sociali e garantire a tutti il diritto al lavoro viene prima dei diritti delle coppie di fatto, dei gay, del diritto all'aborto, all'eutanasia, ecc. Purtroppo le cronache ci parlano di povertà in vertiginoso aumento, ci mostrano come i finanzieri non siano uguali agli operai davanti alla legge, ci ripetono che sempre più persone muoiono sul posto di lavoro... La sinistra ha perso la sua connotazione "lavoristica". Che era dominante prima del 1989. Ed aveva la pecca di sfociare in una sorte di "mistica" del lavoro, quando invece l'obiettivo dovrebbe essere non quello della liberazione nel lavoro, ma della liberazione dal lavoro. Ma tralasciando le critiche, quel partito aveva lo scopo principale di difendere i lavoratori. Ora le formazioni che si dicono eredi del Pci si concentrano soltanto sui diritti civili. Il che mi ricorda un po' la risposta di Maria Antonietta: "Il popolo non ha pane? Che mangi le brioches". Insomma, se i comunisti sono fuori dal parlamento - con un Pd appiattito su posizioni ultraliberali-tecnocratiche - c'è un motivo...

Poi dici bene riguardo a La Destra (anche se, a mio avviso, in tutti i partiti bisognerebbe distinguere tra i vertici in genere corrotti e "atei" e la base in genere pura e idealista). E anche, purtroppo, sulle future vittorie di Berlusconi e i berlusconidi. La gente tra l'originale (il cavaliere) e la brutta copia (il Pd comandato a bacchetta dalla grande finanza, in primis quello squallido maneggione di De Benedetti) sceglie l'originale.

@Paolo

L'analisi è condivisibile. Tuttavia, io penso che bisognerebbe ridare significato a due categorie che, almeno nella mente delle persone, sussistono ancora. La sinistra dovrebbe assumersi il compito di difendere gli oppressi, la destra quella di conservare il potere di chi l'ha già. Ed entrambe dovrebbero essere guidate da un ideale di società coerente. Al di là dei giudizi di merito, su quale sia la società migliore, dovrebbe essere questo il terreno sul quale rifondare il significato di "destra" e "sinistra".

signa venerdì 30 gennaio 2009 alle ore 10:28:00 GMT-6  

Chiaramente quell'episodio macchiò profondamente la carriera di Francesco Storace e per puntualizzare la Santanchè(che non amo...)fortunatamente se n'è andata...d'altro canto chi ha potere a volte può commettere gli sbagli..se viene assolto(e non prescritto) tanto meglio!!!premettendo il fatto che ci sono certipersonaggi politici che fanno della legalità l'unico punto programmatico della loro forza politica...come il Sig.Di Pietro, che anzichè pensare a difendere il povero figlio invischiato nell'ennesimo scandalo che ha investito la sinistra in questo periodo,pensa bene di insultare il Capo dello Stato(anche se non gode della mia massima simpatia e dell'unanimità dei consensi)o peggio ancora il Papa....come si suol dire un politico alla frutta che morirà politicamente quando finirà l'epopea del Cavaliere....o parliamo del Mercedes???chi predica (giustamente)lo stop al parlamento per i condannati visto come stanno andando le cose dovrebbe pure lui farsi da parte..e non crediamo alla favola delle dimissionidel figlio perchè non ci crede nessuno...come su Del Turco...il quale in piena Tangentopoli professava la sua purezza denigrando (e magari lanciando qualche monetina)il suo ex segretario Bettino Craxi....mai giudicare per non essere giudicati un domani!!! bene!ora che ho tirato acqua dal mio mulino(hehehe)...sapete che non è così(per chi mi conosce) vi lascio con un rammarico...ieri sera parlavano della Prima Repubblica festeggiando le 1500 puntate del fortunato programma(non bello)di Vespa...non rimpiango certamente il CAF ma la lotta ideologica di quegli anni non potra togliermela nessuno...il prox post sarà proprio su questo...perchè vorrei battere su questo tasto di mancanza di ideologie...vi saluto e grazie per i commenti!!!!!!!!!!!!!!!!
per Raskolnikov...qual'è il tuo Blog che casomai lo linko????ciaooooooooooooooooooooooooooooooooooooo!!!!

Federico Zuliani venerdì 30 gennaio 2009 alle ore 18:34:00 GMT-6  

Cm t'ho scritto nel mio blog, complimenti x la scelta di cuore. In bocca al lupo a te e alla Destra legnaghese!

Raskolnikov sabato 31 gennaio 2009 alle ore 06:20:00 GMT-6  

Ciao Davide, il mio blog è: http://bestiedasoma.blogspot.com/. Ti ringrazio se vorrai linkarmi.

Lettori fissi

Informazioni personali

La mia foto
sono un tipo socievole e grande appassionato di politica ed in genere di tutto quello che può far accrescere il proprio bagaglio culturale, sempre pronto a imparare da tutti e sempre pronto a confrontarsi con tutti, mi ritengo un'idealista,forse troppo a volte ma in questo periodo di poco idealismo mi tengo stretto questo lato del mio carattere. da poco sono entrato a far parte del partito "La Destra" e vado orgoglioso di questa mia scelta..anzi..se volete condividere con me questo impegno,anche per il nostro territorio contattatemi all'indirizzo mail ladestralegnago@virgilio.it